Nuovo Contratto Sociale?

Steen Jakobsen, nell’articolo pubblicato sul  ilSole24ore La fine del contratto sociale che spiega Trump, Brexit e Marine Le Pen, ci dice perché la Clinton non aveva speranza di vincere e lo spiega così: perché agisce ancora come una rattoppatrice di quello che c’è quando invece bisogna creare una nuova Main Street, cioè un nuovo Contratto Sociale.
Bene, e lo creerà Trump?
Non mi pare che il suo programma lo preveda.
Comunque l’analisi, che era di sei mesi fa, è stata poi suffragata dai dati scomposti dei flussi elettorali. La Clinton, che ha comunque preso 631.000 voti più di Trump, ha perso nei cinque stati chiave perché i due candidati alla sua sinistra hanno quasi triplicato i voti rispetto al 2012 (il 5,42% al posto dell’1-2% solito). Dunque non è stato tanto Trump a vincere quanto la divisione dell’altro fronte a perdere. Curioso, immagino che in questo momento a sinistra del PD più o meno prenderebbero gli stessi voti, voti di coloro che sono convinti che Clinton e Trump si equivalgono, un po’ come da noi per Renzi e Berlusconi.
Ma a parte la considerazione, la questione vera è che un altro Contratto Sociale non è dietro l’angolo, perché questo si contrae tra tutti i soggetti sociali, cioè i governati, e i governanti. E chi è a non starci? Il capitale, è ovvio, a meno che non sia mantenuta l’attuale condizione di assoluta libertà d’azione di cui gode, il che implica nessuna possibilità di un contratto giusto ed equo tra le parti. Steen Jakobsen dà alcune ricette per spostare i capitali dalla speculazione finanziaria alla produzione di beni, dalle attività che creano pochi posti di lavoro a quelle che ne creano tanti, ecc…, come dire che producendo di più c’è più trippa da distribuire e la work class non sarà più incazzata. Tutto qua? Tutto per un po’ di trippa in più?
Io non credo che un po’ di trippa in più risolva le questioni sul tappeto, e per diverse ragioni.
La prima è che con le reti globali i desideri globalizzati diventano sempre più “irragionevoli” cioè sempre più ingovernabili, e questo perché sempre meno comprimibili. Inoltre lo spazio della creazione del desiderio è sempre più singolare, ogni uomo è da solo davanti al  suo terminale cyberspace, le aggregazioni che si creano in questo spazio sono virtuali e in più creano forza effimera che in poco tempo si vanifica e genera impotenza. Questo insieme dà vita a comportamenti sociali del tutto inediti. Non a caso da un po’ di anni questa società si definisce liquida, e dunque, chi e con quale organizzazione rappresenterebbe gli interessi di tutti i più deboli della società in questa trattativa?
La seconda è che quando il capitale era costretto a vincoli di uno o più paesi,aveva un’altra forza che si contrapponeva in modo organizzata, il lavoro, forza che lo costringeva a innovare i sistemi produttivi per concedere i diritti chiesti dai lavatori. Oggi il capitale, visto che  questa forza organizzata non esiste più, perché dovrebbe sedersi a un tavolo per un nuovo Contratto Sociale? Infatti il capitale contratta da solo con i governanti. E poi, ammesso che ci fosse una forte organizzazione del lavoro e un governo disponibile, perché dovrebbe farlo quando può spostare capitale e produzione ovunque nel mondo?
Infine, le innovazioni dei sistemi produttivi non avvengono più per il conflitto capitale lavoro ma sono dettate solo dalla creazione di nuove merci per conquistare fette di mercato.
Dunque?
Per ottenere un nuovo Contratto Sociale devono nascere movimenti organizzati per essere protagonisti su tutta la scena mondiale, solo così si può costringere il capitale a sedersi a un tavolo contrattuale e rendere le lotte produttive. Oggi come oggi il compito dei  politici si è ridotto a tenere a bada il mondo, ma non è solo una colpa è anche una necessità giacché ai tavoli c’è sono una forza che conta e domina. Il mondo può cambiare solo con un nuovo protagonismo globale dell’umanesimo organizzato in forza contrattuale. Il compito che abbiamo davanti non è quello di scegliere tra Sanders e Clinton da contrapporre a Trump, né tra Renzi e …. (Fassina? Bersani? Speranza? D’Alema, …) da contrapporre a Grillo, il compito è organizzare un movimento globale che si contrapponga al capitale globale. A quel punto i governanti avrebbero al tavolo due poteri contrattuali veri tra cui stipulare il Nuovo Contratto Sociale. 

Autore: Antonio Limonciello

Antonio Limonciello ha insegnato a lungo nella scuola media occupandosi di sistemi formativi e fondando, nel 1997, una delle prime comunità scolastiche in rete, il Didaweb, www.didaweb.net, che ancora opera come open source non copyright. Dal 2005 ha fondato zerotremilacento arte pubblica relazionale, www.zerotremilacento.it, associazione con la quale progetta e agisce come artista collettivo nello spazio pubblico. Ha fatto parte della redazione della rivista Dismisura, attualmente collabora alla rivista Il Piede e l’Orma per la quale si occupa di arte contemporanea. Ha pubblicato il poema Canto Pasolini.

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