La decima edizione di “da Cosa nasce cosa” è stata caratterizzata da uno spostamento: il soggetto “fiume Cosa” da oggetto di percorrenza, riconoscimento e analisi diventa oggetto di appartenenza. Inizialmente zerotremilacento agì per la conoscenza del fiume e per portare la
cittadinanza al fiume. Anche se questa fase non sarà mai del tutto esaurita, l’associazione ne apre una nuova: “vivere” e “sentire” il fiume al di fuori del suo contesto. Questo spostamento viene realizzato trasformando tutto lo spazio della Villa Comunale in territorio di rappresentazione del fiume.
Partendo da questa scelta ispiratrice il fiume è “fatto a pezzi”: le cascate, le sorgenti, la vita nel fiume e lungo le sponde, i manufatti e i misfatti storici e contemporanei, i paesaggi ancora intatti, i tesori naturali che per miracolo ancora sopravvivono,….; un fiume rappresentato come attività umane, una canna da pesca, dei gambali,…i vestiti di un mugnaio bianchi di farina, la pietra e il sapone per lavare i panni, ….; un fiume che prende un corpo con tutte le sue anime.
Così operando il fiume è diventato un luogo d’appartenenza riconosciuto, un progetto che prende corpo nel divenire, dove il divenire partecipato e consapevole dei cittadini è contenuto e forma sostanziale della realizzazione che sarà.
Alla realizzazione del progetto partecipano oltre agli associati zerotremilacento anche e soprattutto la Rete Scolastica Fiume Cosa Bene Comune, rete costituita da 12 scuole disseminate da Guarcino a Ceccano. Infine sono coinvolti altri artisti non appartenenti all’associazione.